
14 Mar COVID-19 L’ ITALIA CHIAMO’
BREVE RIFLESSIONE A PORTE CHIUSE…
Il questo periodo di storica emergenza, il Muvec fa propria una frase minima patrimonio d’Italia: “L’Italia chiamò”. Minima per definizione sintattica, ma ricca e potente nel suo contenuto. Il tempo del verso usato, non è al futuro ma al passato remoto. È quindi una chiamata che parte da lontano, ancor prima del canto stesso, e nasce nel DNA del grembo di un Popolo in divenire. È una frase che contiene uno storico impegno, che è valso in passato, che varrà per sempre e che abbraccia tutti gli italiani nel loro canto, Il Canto degli Italiani, così intitolato nel 1847. Alla chiamata deve corrispondere un’azione immediata, presente. In realtà, ancor più che chiamata, è una cartolina precetto! È l’adempimento di un obbligo che noi, italiani, sappiamo trasformare in azione morale che nasce dal risveglio di un sentimento profondo di appartenenza. Di protezione collettiva, di cura. Chi ha composto l’inno nazionale, l’ha dapprima chiamato Canto degli Italiani, non Inno d’Italia. È un canto corale. Manifestazione dell’armonia che unisce voci diverse appartenenti ad uno stesso Popolo. Non nazione, ma Popolo! Fusione di individualità. Persone che per origini, esperienze di vita, professionali, umane, di studio, hanno voci diverse, con colorature e intensità uniche: espressione di una bellezza potente che è fusione armonica delle diversità. Persone che fanno la differenza, con il loro impegno, nella battaglia contro una insidia, apparentemente invisibile, che non avremmo mai immaginato di dover fronteggiare. Sono azioni di persone che rischiano la propria salute, persone che temono di vedere seriamente compromesso il proprio posto di lavoro, persone che quotidianamente gestiscono una nuova dimensione familiare. Stiamo fronteggiando le nostre paure. In silenzio temiamo di percorrere un sentiero che sembra precario, ma le scelte coraggiose, competenti e sagge che ci guidano, irrobustiscono la nostra fiducia che alimentiamo con i nostri adempimenti. Siamo tutti chiamati! Certamente riscopriremo la potenza di una stretta di mano, di un abbraccio e di un bacio. Tuttavia siamo certi che molti di noi stiano già beneficiando di alcuni dei tangibili effetti collaterali in corso: più tempo da dedicare a noi stessi e a gli affetti più cari; la purezza dell’aria che possiamo far entrare nelle nostre case (avete notato che profuma di buono?); la trasparenza dei nostri cieli tersi: albe e tramonti stanno dando il meglio di sé; il rumore che cede il passo ai suoni. Sappiamo raccontarli, armati di carta e penna, solo per noi? Il tempo è a nostro favore. Ad emergenza passata, tutto questo sarà memoria di una Bellezza Collaterale?
Il Muvec si unisce alla potente e armonica coralità di tutti gli Italiani impegnati alla chiamata di questo Canto.