Madroszkiewicz Joanna

JOANNA MADROSZKIEWICZ

Sin da bambina Joanna Mądroszkiewicz fu considerata in Polonia „…una personalità artistica unica e una eccezionale  virtuosa del violino…“(Debutto alla filarmonica nazionale di Varsavia).

La sua brillante carriera in Polonia caratterizzata dal conseguimento del Grand Prix come migliore giovane artista della Polonia nel 1977, da numerosi premi a concorsi (tra cui il «Paganini» di Genova, il «Wieniawski» di Lublino, il «Curci» di Napoli, il «Concertino» di Praga) nonché da concerti come solista nelle più importanti sale da concerto della Polonia, si interruppe improvvisamente nel 1981 con la definitiva emigrazione in Austria.

 

Il debutto al Konzerthaus di Vienna, avvenuto il 14.12.1981, un giorno dopo la dichiarazione dello stato di guerra in Polonia, fu accolto con entusiasmo.

Da allora seguirono scritture in Austria, in tutta Europa e in America, e collaborazioni artistiche con eccellenti orchestre, direttori e pianisti.

 

Il suo unico stile interpretativo è caratterizzato dal brillante virtuosismo della tecnica, che costituisce il mezzo per esprimere i contrasti complementari della sua musicalità, colorata di poetiche sensazioni, di passioni diverse. L’artista ha distillato questo stile dalle tre diverse scuole di violino dei suoi insegnanti: Stefan Herman in Polonia (uno dei pochi allievi del leggendario Bronislaw Huberman, del quale Joanna Mądroszkiewicz utilizza l’affascinante particolarità della tecnica), Günter Pichler a Vienna e Arthur Grumiaux in Belgio.

Tali capacità interpretative costituiscono il denominatore comune di un enorme repertorio, che l’artista amplia costantemente. Ad esempio, nel 1998, interpretando il raramente eseguito concerto di Kurt Weill, Joanna Mądroszkiewicz debuttò  al Festival di Salisburgo, accompagnata dai Wiener Philharmoniker:

« …un valore espressivo di rara profondità, dialoghi poetici con la magnifica orchestra, brillante virtuosismo pieno di vitalità… » ( Die Presse, 11.08.1998).

 

Il suo impegno nel rendere più nota nel mondo la letteratura violinistica polacca e nel portare sotto una nuova luce compositzioni per violino raramente eseguite, fecero attribuire alla violinista il titolo di «icona fra i virtuosi del violino del nostro tempo» (Der gute Ton / 2006) e risvegliarono interesse anche al di fuori del mondo della musica.

Ad esempio, le sue interpretazioni dei lavori di Karol Szymanowski (accompagnata dai Wiener Symphoniker) furono accolte da pubblico e critica come esemplari.

Per la serie di concerti «DIALOG», ideata da lei e iniziata nel 1992, per la sua volontà di servirsi della musica come ponte tra diverse culture e per l’opera di diffusione nel mondo della musica polacca, le fu conferita la croce ufficiale per meriti verso la repubblica polacca.

 

Nella sua costante ricerca del dialogo interculturale, la ricchezza musicale dell’ebraismo occupa un ruolo centrale: «Contro la visione monoculare della cultura….» (FONO FORUM, EMI Classics «DIALOG» 7 54639-2).

« …eccezionale resa  musicale e continua attenzione a  impiegare la musica come strumento per favorire l´intesa tra uomini di diverse culture… » (Illustrierte Neue Welt 2/1994).

 

All’artista sta inoltre a cuore il dialogo tra le culture polacca e tedesca: è del giugno 2005 un suo concerto tenuto in occasione dell’incontro informale tra i presidenti di stato tedesco e polacco a Darmstadt.

 

L’incisione delle composizioni di Henryk Wieniawski (MDG 603 0863-2) è considerata fino ad oggi «Prelibatezza del virtuosismo violinistico» (Klassik heute 6/99).

 

Anche il CD uscito nel 2005, consigliato dalla radio tedesca «MDR-FIGARO», è dedicato ad un tema polacco. L’incisione delle trascrizioni per violino di alcune delle più belle composizioni di  Frédéric Chopin (MDG 603 1296-2) sono una ulteriore tessera nel mosaico dello straordinario repertorio dell’artista:

«Un incontro proficuo! L’eccezionale violinista interpreta i walzer e le mazurche con virtuosa eleganza, i notturni come ombre nell’oscurità …» (Kurier, 01.05.05).

 

Oltre  alla preferenza per la musica della sua terra d’origine, le composizioni dei grandi autori classici  della letteratura musicale e la scopeta degli autori moderni costituiscono il punto focale del repertorio di Joanna Mądroszkiewicz.

Per la sua incisione dal vivo «HOMMAGE à MOZART» (ORF/GRAMOLA 987 51) le fu conferito nel 2005 il premio «WIENER FLÖTENUHR».

 

L’altra interessante produzione discografica dal vivo è dedicata alle composizioni per violino di Egon Wellesz.

 

«BACH – dal profondo del cuore…» ha scritto la rivista tedesca « Der Spiegel » riguardo la registrazione dell`integrale delle sonate e partite di J. S. Bach per violino solo.

 

Nel 2009 la violinista ritorna musicalmente in Polonia registrando l’integrale delle composizioni per violino e pianoforte di Karol Szymanowski. L’incisione è stata accolta con entusiasmo dalla critica internazionale e ha ottenuto, tra gli altri, il premio “Supersonic Award” (Lussemburgo / «pizzicato»).

 

Nel 2008 Joanna Mądroszkiewicz ha conseguito la libera docenza in violino presso l’Universität für Musik und darstellende Kunst di Vienna.

 

Nel 2010 l’artista prevede la prima pubblicazione delle sue poesie.

 

«JOANNA MĄDROSZKIEWICZ – virtuosa violinista polacca dalle rare doti. Una europea che vive sulla sostanza della cultura il suo innamoramento per l’Europa e per la quale la storia è principio di vita… » (Morgen, 121/98).