LA GEOMETRICA ELEGANZA DEL GIARDINO ALL’ITALIANA
I due alberi censiti da WWF, il calocedro e il pino silvestre, dominano il giardino definito a sud da una struttura architettonica ricoperta dal verde di un glicine che unisce il giardino al prato-parco, mentre sul lato ovest è dominato dall’ampia rampa di scale che conduce alla villa e al parco romantico. Il giardino è composto da 8 aiuole perimetrali che ne cingono altre 4 di minore dimensione, al cui centro si trova una vasca per piante acquatiche. Le quattro aiuole centrali sono coltivate a roseto. Il percorso tra le aiuole è delimitato da vialetti in ghiaino bordati con siepe di bosso nano. Fra le aiuole, in primavera, vengono collocate le piante di agrumi che d’inverno vengono alloggiate nella serra. L’area si rifà alla presenza del brolo che nel 1500-1600 era l’orto-frutteto prossimo alla residenza quale derivazione del pomarium, tipico della villa tardo romana.
La serra si sviluppa per tutta la sua lunghezza nel lato nord con 14 vetrate finestre e una sola porta finestra al centro. L’architrave è abbellito da nove mascheroni decorativi. La serra diventa così una continuazione del corpo centrale della villa. Nel giardino all’italiana si trova anche il pozzo, realizzato nel 1816. Creato con un solo manufatto coperto, dall’esterno prende l’aspetto di una piccola collina verde con ingresso da un solo lato.